FRANCESCO CAMPLANI, l’“inchino” di fronte alla casa del boss e il delitto di turbatio sacrorum nella giurisprudenza di legittimità

Il recente arresto in epigrafe, promanante dalla III Sezione penale della S. C., affronta l’ennesimo episodio di “inchino” della statua di un santo di fronte alla casa di un boss mafioso, svoltosi mentre la stessa veniva condotta in processione lungo le vie di un piccolo comune. Tale fatto non è stato giudicato come meramente apologetico verso una consorteria criminale: si è riconosciuta, infatti, una sua portata lesiva verso il bene giuridico del sentimento religioso, ascrivendo al responsabile il delitto di turbamento di funzioni religiose del culto di una confessione religiosa di cui all’art. 405 cod. pen.[…]