SERENA MARIA SCALERA

Blockchain e riciclaggio: una sfida in divenire

Sommario: 1. Introduzione. – 2. Brevi cenni sul funzionamento di blockchain. – 3. La disciplina europea. – 3.1. Le prime tre direttive antiriciclaggio. – 3.2. La IV e la V Direttiva antiriciclaggio. – 3.3. La Direttiva (UE) 2018/1673. – 4. La disciplina italiana. – 5. La disciplina del Principato del Liechtenstein. – 6. La disciplina austriaca. – 7. Brevi considerazioni comparatistiche. – 8. Conclusioni.

Abstract

Con il presente elaborato, l’autrice intende offrire una visione unitaria della disciplina antiriciclaggio in materia di monete digitali e criptovalute, così come essa si presenta a livello europeo e nazionale.

Partendo con una breve analisi della tecnologia sottostante, la blockchain, e delle sue caratteristiche che possono renderla facilmente utilizzabile per il perseguimento di scopi illeciti, viene esplicata inizialmente la disciplina europea, la sua genesi e le sue finalità, ossia la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. Su tali basi, i legislatori nazionali, siano essi appartenenti all’Unione europea o allo Spazio Economico Europeo, hanno formulato le rispettive normative, adeguandosi agli standard sovranazionali e creando discipline finalizzate alla prevenzione del fenomeno del riciclaggio nel rispetto del cd. risk based approach. Da tale attività legislativa, è derivata in Italia la coesistenza di differenti discipline e apparati sanzionatori (da un lato la normativa preventiva di carattere amministrativo e dall’altro la normativa repressiva preesistente di carattere penalistico) che può comportare difficoltà di carattere attuativo. Attraverso la comparazione con gli ordinamenti austriaco e del Principato del Liechtenstein, considerati il primo in virtù della vicinanza territoriale con l’Italia e il secondo in virtù dell’avanzato stato della legislazione in materia di tecnologie a registro distribuito (DLT), l’autrice vuole da ultimo evidenziare l’importanza e la necessità per il legislatore italiano di emanare una normativa unitaria in merito, in modo che questa possa contribuire alla prevenzione del fenomeno del riciclaggio tramite l’utilizzo di criptovalute.  

With this paper the author aims to offer a complete overview of the anti-money-laundering discipline in matters of digital currencies and crypto-currencies, as it is presented at European and national level.
Starting with a brief analysis of the underlying technology, the blockchain, and of its characteristics that can easily make it suitable for the pursuit of illicit purposes, she begins with an explanation of the European regulation, its genesis and its aims, i.e. the prevention of the use of the financial system for money laundering purposes or the financing of terrorism. In Italy, this legislative activity has led to the coexistence of different regulations and punitive systems (on one hand, preventive administrative regulations and, on the other hand, pre-existing repressive criminal regulations), which can happen to display difficulties in their enforcement. In a comparison with the Austrian System, considered because of the geographical proximity with Italy, and with the one of the Principality of Liechtenstein, which is the leading legislation in this sector, the author will lastly highlight the increasing pressure on the Italian State to introduce a new unitary legislation on distributed technologies to contribute preventing the phenomenon of money laundering through the use of crypto currencies.