FRANCESCA ROSETI

IL REQUISITO DELL’AUTONOMA MOTIVAZIONE NEI PROVVEDIMENTI APPLICATIVI DELLE MISURE CAUTELARI

Sommario – 1. Premessa. – 2. L’obbligo di motivazione delle ordinanze de libertate. – 3. L’intervento della legge 16 aprile 2015, n. 47. – 4. Il “nuovo” art. 309 comma 9 c.p.p.. – 5. Obbligo di motivazione nei provvedimenti applicativi di misure cautelari reali. – 6. Conclusioni.

Abstract

Il presente lavoro si interessa dell’obbligo di motivazione dei provvedimenti giurisdizionali, con specifico riferimento a quelli impositivi di misure cautelari personali e reali. Le peculiarità della materia caratterizzano il dibattito sull’ampiezza e sull’operatività dell’obbligo in questione ed anche il giudizio di secondo grado innanzi al Tribunale del riesame nei procedimenti incidentali di cui agli artt. 309 e 324 c.p.p..
L’attenzione è rivolta alla disciplina codicistica risultante dalla riforma operata con la legge 16 aprile 2015, n. 47, con specifico riferimento al concetto di autonomia della motivazione ed al potere di annullamento del Tribunale del riesame, analizzati facendo riferimento ai migliori insegnamenti della giurisprudenza di legittimità e della dottrina.

This work is concerned with the obligation to give reasons for judicial decisions, with specific reference to those imposing real and personal precautionary measures. The peculiarities of the topic characterize the debate on the extent and functioning of such obligation and also the activity of the Italian Court division which reviews the precautionary measures.
Particular attention is paid to the code provisions introduced by Law n. 47/2015, with specific regard to the concept of autonomy in giving reasons and to the power to annul of the Italian Court division which reviews the precautionary measures, analyzed in the light of the most relevant jurisprudence of the Supreme Court and doctrine.