Angelo Maria Rovati

La gestione collettiva dei diritti d’autore: brevi note sulla liberalizzazione del settore

Sommario: 1. La direttiva 2014/26/UE. – 2. Il d.lgs. 35/2017 di recepimento. – 2.1. Argomenti a favore del monopolio SIAE inizialmente previsto dal d.lgs. 35/2017. – 2.2. Argomenti contrari al monopolio SIAE inizialmente previsto dal d.lgs. 35/2017. Le prime critiche di AGCM. – 3. Il d.l. 16 ottobre 2017 n. 148: l’estensione della riserva di intermediazione ex art. 180 l.a. agli OGC. Le nuove critiche di AGCM. – 4. L’esclusiva di SIAE e degli altri OGC stabiliti in Italia. – 4.1. L’eccezionalità dell’art. 180 co.1 e 2 l.a. – 4.2. L’ambito della riserva di attività. – 5. L’ordinanza di rimessione alla Corte di giustizia del Tribunale di Roma. – 6. Una possibile conclusione. – 7. Un obbligo di “servizio universale” in capo ad OGC ed EGI?

 

Abstract

Il presente articolo riguarda la direttiva 2014/26/UE “sulla gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali per l’uso online nel mercato interno” e la normativa italiana di recepimento (il d.lgs. 35/2017), con particolare riferimento alle legittimità ai sensi del diritto dell’Unione europea e di quello costituzionale italiano, prima del monopolio di SIAE con riferimento all’attività di intermediazione dei diritti d’autore ed ora di quello di SIAE e degli altri organismi di gestione collettiva (OGC), sulla base della novella all’art. 180 l. 633/1941. Questo contributo esamina il tema anche alla luce di alcune pronunce giurisprudenziali e delle segnalazioni al Governo poste in essere dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Propone infine, per temperare gli effetti di una totale liberalizzazione del settore, la previsione di obblighi di servizio universale in capo ad organismi di gestione collettiva ed entità di gestione indipendente (EGI) con la finalità di tutelare lo sviluppo culturale di cui all’art. 167 TFUE e l’interesse alla diffusione dei repertori più piccoli e meno remunerativi.

 

This article concerns the EU Directive 2014/26 “on collective management of copyright and related rights and multi-territorial licensing of rights in musical works for online use in the internal market” and the Italian law of implementation (legislative decree num. 35/2017) and in particular the legitimacy under European Union law and Italian costitutional law of the actual monopoly of SIAE and other collective management organizations (CMO) regarding the activity of mediation of copyright ex Article of 180 of Italian copyright law. The article also examines this issue in the light of some judicial decisions and reports to the Government put in place by Italian competition authority. Finally it proposes, in order to temper the effects of a total liberalization in this field, the application of universal service obligations for CMO and the other independent management entities (IME), with the aim of protecting cultural development pursuant to art. 167 of the Treaty on the functioning of the European Union and the interest in the dissemination of smaller and less remunerative repertoires.