DARIO LUONGO
IL PROBLEMA DELLA RAPPRESENTANZA
IN FEDERICO PERSICO
SOMMARIO: 1. L’unificazione nazionale e i compiti della scienza giuridica. – 2. Organismo e gerarchia versus individualismo e contrattualismo. – 3. La rilevanza strategica del governo locale. – 4. Un’unificazione «violenta» nata dallo «scimmieggiare» la Rivoluzione. – 5. Il radicamento storico-culturale degli assetti costituzionali. 6. Un tormentato giudizio sulla Rivoluzione francese. – 7. Partiti, classi e pubblica opinione. 8. Suffragio limitato, elezione indiretta e voto dinamico. 9. Il fondamento dell’obbligazione politica. 10. Gli interessi come bisogni sociali. 11. Un nuovo sistema elettorale per la nascita di un vero bipartitismo. – 12. Sociologia e scienza del diritto pubblico. – 13. Contrastare l’avanzata del socialismo – 14. Natura e artificio nei sistemi di voto.
Abstract
Nell’opera di Federico Persico trovarono un analitico sviluppo gli assunti anti-individualistici che costituirono l’asse portante delle elaborazioni di una parte significativa della cultura giuspubblicistica italiana fra Otto e Novecento. La polemica contro le concezioni della rappresentanza che quei teorici facevano discendere dalla Rivoluzione francese e i connessi apprezzamenti per l’esperienza costituzionale inglese e per le istituzioni amministrative tedesche furono una costante degli scritti del giurista napoletano. La riflessione scientifica di Persico si tradusse nell’elaborazione di una proposta di riforma elettorale imperniata sulla rappresentanza delle classi e sull’attribuzione di una rilevanza strategica al governo locale. Una riforma che, secondo il giurista, avrebbe consentito di correggere i vizi del governo parlamentare e di aprire la strada anche in Italia alla nascita di un vero bipartitismo.
The anti-individualistic assumptions that formed the backbone of the elaborations of a significant part of the Italian legal-public culture between the nineteenth and twentieth centuries, found an analytical development in the work of Federico Persico. The controversy against the conceptions of representation that those theorists derived from the French Revolution and the related appreciation for the English constitutional experience and for the German administrative institutions were a constant in the writings of the Neapolitan jurist. Persico’s scientific reflection resulted in the elaboration of an electoral reform proposal centered on class representation and the attribution of strategic importance to the local government. A reform that, according to the jurist, would have made it possible to correct the vices of parliamentary government and to pave the way also in Italy for the birth of a true bipartisanism.