ALBERTO LUCARELLI, La democrazia dei beni comuni. Nuove frontiere del diritto pubblico,
Roma-Bari, Ediz. Giuseppe Laterza e Figli S.p.A., 2013 (6° edizione: 2018), pp. XIV-130

Recensione a cura di

DANIELA SICILIANO

 

Il volume di Alberto Lucarelli, professore ordinario di diritto costituzionale al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Napoli Federico II, si caratterizza per la peculiare prospettiva in cui viene analizzato il processo di trasformazione del diritto pubblico ed il suo atteggiarsi rispetto alle dinamiche economiche sociali contemporanee.
Nell’opera, strutturata in cinque capitoli (e precisamente: I. Le tre dimensioni del diritto pubblico;
II. I processi di trasformazione del diritto pubblico; III. Effettività ed ineffettività del diritto pubblico sociale;
IV. Forme e categorie per un nuovo modello di democrazia. Beni comuni e democrazia partecipativa; V. Il diritto pubblico europeo dell’economia), il diritto pubblico è osservato ed analizzato “…nella (sua) dimensione effettiva, intesa non soltanto come complesso di principi e regole, ma anche quale contenitore ed espressione di eventi e decisioni meta-giuridiche e di fenomeni socio-economici, capaci di incidere direttamente sui cittadini ed espressione della forza e dell’arroganza delle classi dominanti”.
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